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Come essere giusto in un mondo minacciato dall'ingiustizia? Nella presente monografia si illustra una possibile risposta, attraverso l'analisi di otto salmi scelti. L'opera si incentra sulla figura del giusto e su come egli si pone di fronte all'ingiustizia che deriva da situazioni personali o sociali e, più precisamente, come egli supera l'ingiustizia con una coscienza integra e una fede retta. Lo studio muove dalla riflessione su due ritratti del giusto (Salmi 112 e 101) in cui divengono costitutive, per la giustizia, la dimensione orizzontale e quella verticale. Si affronta, pertanto, l'analisi dei comportamenti che il giusto assume per vincere la tensione con il nemico (Salmi 7, 31 e 55), e il ruolo di Dio nel superare questo rapporto conflittuale (Salmi 5, 15, 34). Il giusto antepone a ogni forma d'ingiustizia il proprio legame con Dio, vincendo le tentazioni della ricchezza illecita e della connivenza col malvagio. Conservarsi integro è l'unico modo per essere approvato da Dio e per affrontare le difficoltà della vita. Yhwh non è un Dio silenzioso, ma un Dio che si schiera con il debole maltrattato, che dimostra la sua vicinanza alle persone affrante e preserva l'incolumità del giusto.