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Bizzarro pretesto retorico o potente dispositivo concettuale? L'ars memoriae di Giordano Bruno, caratterizzata da un uso creativo dell'immaginazione e da un linguaggio esplosivo, è stata al centro di un vivace dibattito critico. In questo volume, Matteoli propone una ricostruzione inedita del rapporto che la mnemotecnica bruniana intrattiene con la tradizione classica, le regulae medievali e i primi trattati a stampa. Gli esiti di questo lavoro, vasto e accurato, sono sorprendenti: lo scopo ultimo dell'arte della memoria di Bruno è far sì che il lettore incarni i principi fondamentali della «nolana filosofia», divenendo così protagonista di un pensare per immagini che coincide con l'operare di una natura infinitamente viva. Il risultato è una concezione rivoluzionaria della dignitas hominis.