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"L'Atlante illustrato della TV '80-94" non è un invito alla nostalgia. E gli anni '80, ottimisti e postmoderni, nostalgici non erano. Piuttosto, visti da qui sembrano una continuazione degli anni '60 con mezzi più potenti, non solo per il boom economico: talvolta ne copiavano di sana pianta le canzoni, ne evocavano lo stile futurista e futuribile, cercavano di completare l'americanizzazione del Paese interrotta dagli anni '70, famigerati e bui secondo la vulgata del periodo. Insomma, fate pure, se volete, con la nostalgia: non ci tireremo mica indietro. Ma quel genere di riscoperta degli anni '80 si è già ampiamente consumata. Le foto che raccogliamo qui, spesso scattate fuori dagli studi televisivi, servivano a fare pubblicità alla televisione, ai suoi nuovi eroi, al suo progetto di ricostruzione dell'universo. Sono immagini ingenue, cialtrone, tenere, talvolta decisamente comiche. Ma ti guardano tutte negli occhi. Fanno appello alla simpatia, all'autorevolezza, al sesso, all'ipnosi e ad altri generi di retorica popolare. A chi guarda, un'ennesima possibilità, forse l'ultima, di decrittare il geroglifico che sta in quelle due pagine nere in fondo al libro.