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A ottant'anni dalla prima mostra personale dedicata all'artista polacca tenutasi a Milano nel 1925, l'infinito fascino del lavoro e delle idee di Tamara de Lempicka (Varsavia 1898 - Cuernavaca 1980) protagonista della grande retrospettiva allestita a Palazzo Reale. Pittrice cosmopolita e icona dell'Art déco, Tamara de Lempicka ha creato immagini che sono diventate il simbolo di un'epoca, "i folli" anni Venti e Trenta di cui diventa la più brillante interprete, introducendo nei suoi dipinti i simboli della modernità e rappresentando la donna emancipata, libera, indipendente e trasgressiva. Considerando la vita come un'opera d'arte e sostenuta da una volontà ferrea di affermazione, Tamara coltiva il suo talento artistico, ma anche costruisce con cura la propria immagine di donna elegante e sofisticata, divenendo presto la protagonista stravagante della mondanità europea. Curata da Gioia Mori e pubblicata in occasione dell'esposizione milanese, la monografia ripercorre la carriera di questa affascinante artista polacca che visse in Russia, a Parigi, in Italia, per approdare poi negli Stati Uniti e passare gli ultimi anni della sua vita in Messico.