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Nel contemporaneo, attraverso l'abuso incondizionato dell'immagine si è raggiunto un risultato destabilizzante dove i confini tra reale ed illusione vengono fortemente smussati per mezzo del crescente potere delle apparenze. La forza dell'arte, probabilmente, oggi, si trova nel gioco in maniera antagonistica rispetto a quella della spettacolarizzazione: lo spettacolo fa vedere ostentatamente, l'arte nasconde, e, nascondendo, l'arte rivela quello che è stato nascosto dallo spettacolo. Se lo spettacolo crea potere attraverso l'immagine, l'arte inizia a scegliere l'invisibilità. Una serie di incontri ravvicinati con una realtà dell'arte contemporanea che ha scelto il pericolo e il caldo di una visione che propone l'invisibile alla troppa visibilità dello spettacolo. Una raccolta di appuntamenti, avvistamenti, prestigi, prodigi, visioni sentimentali un modo alieno di pensare il contemporaneo dell'arte: il manuale di una originale posizione teorica e critica, un punto di vista, un osservatorio, una sorta di cronache marziane con il linguaggio delle interferenze: cinema, musica, performance, filosofia. Una FAM inedita.