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Dino Garrone, pur nato a Novara (nel 1904) e pur morto a Parigi giovanissimo (nel 1931), è forse lo scrittore italiano del Novecento che ha dedicato alle Mar-che le pagine più appassionanti ed intelligenti o, forse meglio, dove più armo-niosamente sono unite intuizioni, passione ed intelligenza. Queste pagine sono naturalmente dedicate soprattutto alle due città che egli meglio conobbe e più frequentò cioè Pesaro ed Ancona. Ma tutte le Marche, l'anima delle Marche è stupendamente interpretata in questi scritti, ed in special modo in quello che dà il titolo al volumetto ossia Terra di Marche. Basterebbero le brevi ma bellissime riflessioni sul rapporto Leopardi-Marche, comprese nello scritto, per meritare una sua riproposta. In una lettera, inclusa parzialmente nel libro, al pittore Luigi Bartolini, Garrone indicava, con la lucida ed appassionata intelligenza che gli era propria, la radice, per così dire, della bellezza ed acutezza di queste pagine ossia nell'amore che egli sentiva per la terra marchigiana.