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Roberto Duràn, "Mani di Pietra", nato a Panama nel 1951, è diventato campione del mondo in quattro diverse categorie di peso e ha combattuto 120 incontri, vincendone 104, di cui 70 per k.o. È stato il primo campione di boxe dell'America Latina, uno dei più grandi pugili di tutti i tempi, l'unico al mondo ad aver combattuto per cinque decenni. In questa biografia, il giornalista Christian Giudice ne ricostruisce la storia, ne interpreta il talento, gli eccessi e le malinconie, intreccia le voci della famiglia e degli amici, degli avversari e dei testimoni, tentando la difficile impresa di estrarre la verità racchiusa nel mito. Il suo libro ha la precisione, a volte spietata, della cronaca e il respiro epico della leggenda, com'è giusto che sia per una vita dove cronaca e leggenda sfumano continuamente l'una nell'altra. Dalla dura infanzia nelle strade di Panama all'incidente automobilistico che lo costringe al ritiro, la vicenda umana e sportiva di Duràn è scandita dall'ascesa, il trionfo, la caduta, il riscatto e, nel mezzo, il mistero dell'incontro perduto con Sugar Ray Léonard nel novembre 1980, uno spartiacque nella sua carriera e uno dei più celebri e dibattuti combattimenti della boxe moderna. Questa biografia sta per diventare un film con Edgar Ramirez nella parte di Duràn e Robert De Niro nella parte del coach.