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Cosa rimane delle rivolte scoppiate spontaneamente nei principali Paesi della sponda Sud del Mediterraneo? Tra la fine del 2010 e l'inizio del 2011 la "Primavera araba" per mesi ha inondato di notizie i media di tutto il mondo. E la caduta dei regimi sembrava coincidere con l'inizio di un periodo di ritrovata stabilità. Oggi, però, lontano dalle telecamere, l'area del Maghreb continua a mutare in modo caotico. Le giovani e fragili democrazie vengono minate da continui eventi drammatici - come, di recente, l'uccisione in Tunisia di Chokri Belaid - che ci obbligano a non chiudere gli occhi. Un caos con inevitabili ripercussioni anche sull'Europa. Dove sta andando il Mediterraneo? Quale ruolo avrà l'Italia nello scacchiere del Mare nostrum? E come dovrà guardare, d'ora in poi, l'Europa il proprio passato coloniale, al cospetto di un mondo - l'Africa, innanzitutto - da cui inaspettatamente sono spirati nuovi venti di rivolta? L'attenta penna di Franco Rizzi, tra i massimi esperti di storia del Mediterraneo, risponde a tutte queste domande, lasciando intravedere cosa sarà dell'intero assetto geopolitico dell'area.