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Quando uscì nel 1919, il viaggio di Cabell alla scoperta di mondi fantastici venne tacciato di pornografia e sequestrato dalla Società per la Repressione del Vizio. L'insolita, bizzarra e pericolosa ricerca narrativa alla base di questo romanzo racconta la storia di Jurgen, "prestatore su pegno", legato in matrimonio a una dispotica signora del reame di Poictesme, che decide, quando questa scompare, di cercarla finanche in capo al mondo. Accompagnato da un centauro, viaggia verso terre lontane, attraversa paesi ostili, scende persino all'Inferno, dove, però, dimentica l'amata, e scivola in dolci avventure con una quantità di donne mitiche, tra cui Elena di Troia e la moglie di Satana... Al suo autore toccò quello che capita a buona parte degli scrittori incompresi: di essere preso per un pornografo. Eppure, la fantasy di "Jurgen" è un prodotto dell'ingegno erudito e ha le caratteristiche del racconto eroico, sia pur condito di condiscendenza e a volte di umorismo. Cabell è un narratore cortese con tanto di sberleffo all'ultimo momento, e la sua riscoperta, relativamente recente, da parte degli appassionati di letteratura fantastica lo pone a buon diritto fra gli iniziatori, coscienti o meno che ne fossero, di una tra le più fertili tradizioni della narrativa contemporanea.