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Uno stradone di periferia e una Statale diretta verso il mare. Il marciapiede di una ferrovia e le campagne della provincia partenopea. Si muovono corpi dimenticati lungo le strade di un pezzo di Sud senza traccia. Ai confini della città un ragazzo sfreccia sulla sua moto, una prostituta aspetta il prossimo cliente, un immigrato pedala velocemente nel buio e un vecchio signore si chiude nella sua casa fatiscente. Queste persone non sanno che le loro storie sono legate da un filo invisibile mentre intorno si muove, inarrestabile, il progresso dei centri commerciali, degli outlet e delle Grandi Opere. La vita li ha dimenticati e per questo hanno rinunciato a scegliere. Eppure arriva quel momento in cui è ancora possibile farlo: trovano altre vite da guardare negli occhi e il sostegno di altre braccia. Ed è in quegli sguardi che nasce un nuovo coraggio, quello della scelta, la scelta di esistere. Lo pensa Genny Brò tra viadotti della zona industriale di Napoli, Florentina mentre si muove incerta sui suoi tacchi a spillo, Edris sulla bicicletta di un'ennesima fuga e don Luigi stretto nei suoi ricordi. Senza traccia è una suggestiva inchiesta sociale, un viaggio nel vasto e difficile hinterland napoletano, crocevia di contraddizioni, come in qualsiasi altra grande metropoli. Un testo in cui la narrazione incalza violenta, gli spaccati di vita diventano una storia unica e talvolta universale. Prefazione di don Andrea Gallo.