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Marco è un ragazzo come tanti. Un figlio della periferia milanese che, alle prime luci dell'alba, sente bussare alla porta di casa sua. Scortato dalle forze dell'ordine, sul pianerottolo c'è un ufficiale giudiziario: Marco è stato sfrattato e, insieme a sua madre, deve lasciare immediatamente l'appartamento dove vive. In attesa che si faccia giorno, madre e figlio si rifugiano in macchina. Non c'è niente da fare: la zia di Marco è l'unica persona in grado di ospitare la famiglia e, proprio per questo, i due senzatetto si dirigono alla volta di Lambrate. Nel nuovo quartiere, Marco scoprirà in suo cugino Rabbia - metà milanese e metà egiziano - la guida di cui ha bisogno per capire le leggi della strada. Insieme, Marco e Rabbia scopriranno di condividere una comune passione per il rap e, rima dopo rima, inizieranno a mettere in musica i deliri e i disagi da cui sono circondati. In una metropoli che non lascia spazio all'immaginazione, l'adolescenza diventa un'età da bruciare in fretta: benzina sul fuoco del terrorismo, dello scontro razziale e della paura nei confronti di tutto ciò che è marginale e diverso. Privati persino dello spazio necessario a inseguire i propri sogni, Marco e Rabbia si ritroveranno soli: schegge impazzite in una città in grado di trasformarsi nella peggior nemica dei propri desideri.