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Migliaia di immagini, dalla più remota antichità ai giardini rinascimentali, dagli esperimenti sul comportamento ai videogames, dagli scacchi a Internet, ci dicono una sola cosa: il labirinto è una metafora universale, uno specchio dello strato più profondo e antico della nostra mente. È il confine di rischio tra noto e ignoto, tra vita e morte, tra viaggio e ritorno. Ma il labirinto è anche una struttura della Natura, un elemento ricorsivo che si incontra ciclicamente nel rapporto tra pensiero e immagine, e nei modelli di ogni comportamento intelligente. L'autore è un giovanissimo architetto che si occupa di design, storia e interpretazione culturale dell'architettura e di letteratura fantastica.