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In "La vita è un treno per Torino" passato e presente avanzano insieme. Biografia e finzione letteraria si mischiano e si accavallano. La lunga storia degli avi dell'autore, della famiglia De Meo - dal misterioso soprannome di "Cuccul" - corre parallela al viaggio di Marzio, il protagonista adolescente del romanzo. Tornando a Torino da un paese della Puglia, alla ricerca di genitori di cui non sa più nulla, vivrà la sua iniziazione alla vita. Di sottofondo, l'amara riflessione sulla sorte della generazione tossica, uomini e donne che tra gli anni '70 e '80 vissero esperienze legate all'abuso delle droghe pesanti. Che fine hanno fatto? Come vivono? Marzio lo scoprirà ritrovando i genitori, che a quella generazione appartengono...