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Nella storia dei grandi esodi albanesi verso l'Italia, di cui ricorrono i trent'anni, c'è un'altra storia, altrettanto grande quanto dimenticata, che vede protagonista la solidarietà umana. È una storia alternativa rispetto al mantra dei migranti invasori e degli italiani xenofobi. I profughi sono persone. E di persone, con il loro carico di amarezza e di speranza, sono piene le imbarcazioni che approdano a Brindisi e a Bari nel 1991. L'icona della Vlora è viva nell'immaginario collettivo, ma cosa accade prima e dopo il suo attracco nel porto del capoluogo pugliese? Il libro, denso di storia e di storie, racconta la vicenda di un popolo che prova ad affrancarsi dalla miseria, le relazioni pregresse e postume con il Paese dirimpettaio, le principali azioni solidali e volontaristiche messe in atto dalla Chiesa cattolica ma anche da tante donne e uomini di buona volontà, e dalla società civile, a frontiere finalmente riaperte: segno di fratellanza e di promozione sociale nel rispetto della libertà individuale.