Tab Article
Quattordici mesi: poco più di un anno. Un tempo non brevissimo ma neppure troppo lungo. Che oggettivamente si addice al purgatorio piuttosto che all'inferno; ad una condizione sofferta ma transitoria, propria di chi riconquista la pienezza di vita dopo una parentesi d'infelicità. Per l'autore, invece, la migrazione dei genitori all'estero e il suo affidamento agli istitutori del Castello di Montesardo, apre una porta sull'inferno, varcata in entrata e in uscita cinquant'anni fa, e ovviamente non più attraversata. La permanenza tra gli "orfanelli" gli procura un tormento intenso e terribile, ustioni da fuoco ardente fino alle midolla, difficili da sedare se non con l'esorcismo del racconto in età matura.