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In un'epoca come la nostra, che vede il ritorno di espressioni che apparivano ormai consegnate ai libri di storia come le "guerre di religione", gli "Stati canaglia", le "centrali internazionali del terrore", gli "attacchi preventivi" e il conseguente moltiplicarsi dei più disparati fronti di guerra in ogni parte del mondo, ha senso interrogarsi con più determinazione sul nostro passato chiedendo consiglio a quanti, prima di noi, hanno personalmente conosciuto il disastro delle ideologie e dei conflitti armati. Mario Rigoni Stern e Hermann Heidegger hanno vissuto da protagonisti uno dei momenti decisivi della seconda guerra mondiale: la campagna di Russia, la ritirata e la sconfitta dell'Asse. La loro voce si mescola a quella di altri reduci, soldati qualunque travolti dalle dimensioni epiche della tragedia che stavano vivendo, per riportarci in presa diretta nel pieno della storia. Storie vere che raccontate da testimoni profondamente diversi per cultura, formazione e sensibilità hanno prodotto memorie "non condivise" pur combattendo sullo stesso fronte contro lo stesso nemico. Questo libro ci parla dunque della memoria, di come debba essere coltivata e tramandata, ma anche della sua complessità. Il lettore potrà ascoltare il rumore dei passi nella neve sia di "grandi solitari" che ha imparato ad amare in racconti e romanzi, sia di uomini semplici travolti da eventi destinati a segnare la storia umana.