Tab Article
"Questo libro nasce da un dubbio: il sospetto di un'assenza, [..] o anche solo di un'omissione." Comincia così "Eva nera", con la denuncia velata che nella complessa ricostruzione dell'evoluzione umana sia stata trascurata la protagonista degli eventi che hanno strappato il genere umano all'"animalità, per spingerci sul faticoso e rischioso cammino della civiltà": la Donna, la femmina della specie. Eva, perché è la nostra madre comune; nera, perché è in Africa che si svolge il primo capitolo della Storia dell'Uomo. Ma se fosse in realtà una Storia della Donna, si chiede Pratico? In queste pagine la scienza si sovrappone al mito, e gli studi di genetica e antropologia vengono filtrati attraverso la lente del cronista curioso, che descrive le profonde mutazioni vissute da un gruppo di Homo sapiens, biologiche - la posizione eretta, un anomalo sviluppo dei tessuti cerebrali e degli organi fonetici - e di conseguenza sociali: un approccio diverso alla pulsione sessuale, l'istinto e l'emergenza della comunicazione e di un'embrionale struttura familiare. Motore di questo cambiamento è, secondo Prattico, la donna, creatrice e protettrice di vita; così il divulgatore lascia spazio all'io narrante, che in un luogo non meglio identifica dell'Africa centrale si fa accompagnare da un bambino in una capanna dove c'è lei, Eva nera. E si fa raccontare la sua storia...