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Alle nove di mattina del 24 giugno 1944, una colonna tedesca sta marciando verso nord su una polverosa strada provinciale delle Colline metallifere senesi. È un reparto della 20. Luftwaffe-Feld-Division, in gran parte costituita da addetti ai servizi di terra dell'arma aerea forzatamente riconvertiti al più faticoso e infinitamente pericoloso mestiere di fanti. La Wehrmacht si sta ritirando verso l'Appennino, pressata dalle avanguardie della prima divisione corazzata della US Army e costretta a fronteggiare i sempre più frequenti attacchi delle formazioni partigiane. D'improvviso, da una siepe, il fuoco di una mitragliatrice avvia un breve ma furioso e sanguinoso combattimento con un gruppo della Brigata partigiana Boscaglia. Questo episodio - noto come il combattimento del podere La Casella, è il centro narrativo di una storia finora mai narrata, quella dei drammatici mesi della primavera e dell'estate 1944 nei territori di Chiusdino e Radicondoli, ricostruita grazie alle testimonianze degli abitanti incrociate con i documenti inediti custoditi negli archivi italiani, statunitensi e tedeschi.