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Si chiamava Odoardo Beccari, è stato uno dei più grandi scienziati ed esploratori italiani, protagonista di avventure e scoperte straordinarie che hanno ispirato i romanzi di Emilio Salgari. Solo che a un certo punto smise di viaggiare e preferì dedicarsi ai suoi vigneti. Per scoprire la sua storia oltre 20 anni fa Paolo Ciampi si dovette spingere fino in Borneo. Allora ne venne fuori un libro che ricordava il grande viaggiatore e trascurava l'uomo che aveva deciso di fermarsi. Nei giorni del Coronavirus è possibile tornare a quella storia in modo diverso, raccontando di bottiglie di Chianti che portano in etichetta fiori esotici, di mondi distanti e di mondi che si possono trovare in un bicchiere di vino, di viaggiatori che rimangano tali anche restando fedeli alla propria terra. Tra una citazione di Cesare Pavese e un brindisi a Gianni Mura una storia che suggerisce qualcosa sul mondo che verrà, se lo vorremo.