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All'improvviso il silenzio. Un cenno di uno dei maestri e i giovani judoka si disposero a semicerchio al centro del tatami. Una pausa, un altro cenno e... il cielo sopra il tatami si colorò di bianco, giallo, arancio, verde, blu e marrone. Erano state lanciate in aria le cinture che avevano cambiato colore e di cui i judoka venivano simbolicamente a liberarsi per poi, subito dopo, riprenderle e andare a casa dove le avrebbero custodite gelosamente nella propria camera, tra i propri ricordi. Alberto, il protagonista di questo racconto, è un bambino cresciuto tra judogi, medaglie e cinture, che, grazie ai racconti del padre maestro di judo, si appassiona a questa disciplina. Pillole di storia del judo, brevi spiegazioni del suo linguaggio, dei rituali e delle tecniche di questa disciplina unite alle simpatiche esperienze del giovane Alberto offrono una lettura gradevole in chiave etica di quello che comunemente viene considerato uno sport come altri.