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Il ricreatorio Pio II di Siena ha rappresentato e rappresenta qualcosa che va al di là del semplice luogo di incontro per attività ludiche e formative. Quel luogo, chiamato anche Costone, racchiude in sé una storia affascinante e coinvolgente, scritta da personaggi senesi, primo tra tutti Monsignor Nazareno Orlandi che, nel 1906, dette vita a un'opera che si tramanda fino ai giorni nostri. Il testo, curato da Roberto Rosa con la collaborazione di studiosi quali Giuliano Catoni, Paolo Nardi ed Ettore Pellegrini, è corredato da testimonianze fotografiche inedite che rappresentano per Siena una fonte storica intrisa di contenuti dalla valenza sociale, religiosa e politica.