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Filippo Juvarra, architetto, urbanista e scenografo (1678-1736) e Domenico Scarlatti, compositore e clavicembalista (1685-1757) vissero alla corte di Lisbona alcuni dei momenti più intensi della loro carriera artistica. Eppure l'esperienza portoghese è la parte meno conosciuta delle loro biografie. In questo volume sono stati ricostruiti i tasselli mancanti, grazie ai quali è stata riportata alla luce l'importanza della politica culturale promossa dalla corte femminile portoghese e, in particolare, dalla regina Maria Anna d'Asburgo (1683-1754), consorte del re Giovanni V di Portogallo (r. 1707-1750). Nasce così uno sguardo nuovo sulla collaborazione tra Filippo Juvarra e Domenico Scarlatti, che trova nel teatro d'opera settecentesco il campo di convergenza privilegiato. L'intreccio storico, artistico e musicale tra Lisbona, Torino, Roma e Madrid si arricchisce di dati inediti, che peimettono di contestualizzare anche due enigmatici progetti di edifici teatrali di Filippo Juvarra destinati, rispettivamente, a Lisbona e a Torino. L'approccio transdisciplinare che caratterizza i saggi qui riuniti si è avvalso di specialisti in diverse aree di ricerca (architettura, musica, storia, arte, teatro, scenografia), includendo anche l'ambito delle tecnologie digitali e la collaborazione creativa con musicisti, registi e sceneggiatori (scritti di Andrea Merlotti, Concepción Lopezosa Aparicio, Cristina Fernandes, Diana Blichmann, Giuseppina Raggi, Iskrena Yordanova, Joào Neves, José Pedro Sousa, José Sasportes, Luca Alverdi, Luís Soares Carneiro, Massimiliano Ferraina, Massimo Mazzeo, Nohelia Gonzàlez, Walter Rossa).