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Questo lavoro si concentra sul concetto di "critica d'arte", nella fattispecie "critica letteraria", in relazione ad una particolare e focalizzata costellazione temporale dell'attività di Walter Benjamin, quella degli anni che vanno dal 1919 al 1925, periodo in cui vedono la luce tre fra le più importanti opere della sua produzione globale: la dissertazione Der Begriff der Kunstkritik in der deutschen Romantik, il saggio Goethes Wahlverwandtschaften e il trattato Ursprung des deutschen Trauerspiels. Attraverso un lavoro di confronto sistematico tra questi testi, sinora mai intrapreso negli studi su Benjamin, la nostra ricerca prova a verificare come i concetti della Kunstkritik e le immagini di pensiero elaborate nelle Goethes Wahlverwandtschaften costituiscano modelli già maturi che poi l'autore riprenderà nell'Ursprung des deutschen Trauerspiels, dove gli stilemi critici, considerati da sempre più significativi e caratterizzanti, in realtà trovano precisi ed analoghi riferimenti; riprese "successive" che, da un punto di vista di teoria e prassi critiche, nulla aggiungono all'esemplarità dei Begriffe elaborati nel saggio sul romanzo goethiano. Si vuole in sostanza dimostrare la centralità assoluta delle Goethes Wahlverwandtschaften per la Kunstkritik del "primo" Walter Benjamin.