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Fra i molti film del 1960, l'anno di "La dolce vita", "Il Gattopardo" e "L'avventura", figura anche "Un amore a Roma" di Dino Risi, tratto da un romanzo di Ercole Patti, sceneggiato da Ennio Flaiano, il film è il ritratto di una passione, la storia dell'intensa relazione fra un nobile decaduto e un'attricetta di provincia venuta nella capitale in cerca di fortuna. All'ombra dei palazzi rinascimentali, negli studi della "Hollywood sul Tevere" si consuma il dramma di Anna e Marcello. Ma è Roma la vera protagonista del film, una Roma immobile al tempo, raggelata, che assiste a quest'amore passionale, fatto di slanci e tradimenti, le sue piazze, le sue luci, i suoi colori, raccontati da Risi con il vivido bianco e nero di Mario Montuori, con le strazianti musiche di Carlo Rustichelli, con l'ironia di Vittorio De Sica, con il volto sognante di Myléne Demongeot e l'eleganza di Elsa Martinelli. Il libro vuole ripercorrere la storia del film, come la sceneggiatura modifica il romanzo e come il film rilegge la sceneggiatura, come lo ha visto la stampa, come lo ricordano i critici, come era Roma negli anni Sessanta, fra boom economico e tradizione, e come l'hanno voluta ricordare Patti, Flaiano e Risi, l'uno di Catania, l'altro di Pescara e il terzo di Milano, tre uomini che hanno fatto anche la storia del nostro Novecento, che con quest'atto d'amore celebrano la città, lasciandoci un'immagine di quel mondo suggestivo, così uguale e così diverso dal mondo d'oggi.