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Una pregevole collezione di maioliche ispano moresche donata al Museo nel 1935 dall'antiquario e collezionista romano Gustavo Corvisieri, che destinò al pubblico godimento il proprio patrimonio artisitico. Le ceramiche Corvisieri rappresentano la migliore produzione di ceramiche italiana dei secoli XVI e XVII proveniente dai centri di Faenza, Montelupo, Casteldurante, Urbino, Pesaro, Deruta e Castelli. Ci sono inoltre 41 ceramiche ispano-moresche dalle decorazioni a riflessi metallici proveninenti dalle varie fabbriche valenzane, aragonesi e catalane risalenti ai secoli XVI-XVIII.