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"Nella Calabria di metà Cinquecento, una regione dove regnava il malcostume ed era diffuso il virus dell'eresia, la Chiesa delegò l'opera di correzione ai Gesuiti. I seguaci di S. Ignazio di Loyola toccarono per la prima volta questa terra nel 1540. Da allora, l'attività dei Padri fu richiesta da più parti e la Compagnia di Gesù si insediò nelle maggiori realtà urbane, contribuendo in maniera decisiva all'evoluzione socio-culturale delle generazioni di antico regime. Rispetto ad altri Ordini monastici, la ricerca sui Gesuiti in Calabria ha stentato a decollare e, al Collegio di Amantea, sono state dedicate poche pagine. Questo studio tenta di aprire un'altra finestra sulla storia dei Gesuiti di Amantea e far emergere, attraverso l'utilizzo delle fonti notarili dell'Archivio di Stato di Cosenza, la vita materiale e particolari inediti di questa breve ma significativa vicenda religiosa. Dai documenti esaminati è venuto fuori un Collegio "nuovo". Una comunità animata da mille propositi e pienamente inserita nel contesto cittadino e nelle sue problematiche, nella vita politica, nelle strategie economiche e in continuo contatto con i fedeli, beneficiari della loro attività spirituale ed educativa." (dall'introduzione)