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In infosfera si è come accasati in uno stabile senza stanze, fatto solo di pianterreno e tetto. Masticazione e digestione hanno tempi diversi; non rispettandoli si rischiano disturbi alimentari. Il cervello "mastica" molte informazioni al secondo (segnali info-rimati) ma, per digerirli in consapevolezza, necessita delle pause di riflessione: tempi morti per i flussi di connessione. Incapsulati in "meme" per i messaggi vocali e video, nei "tweets" per gli scritti, economia vuole che i linguaggi siano compressi in scatole di segni e link disambiguati. Mettersi online richiede attenzione puntiforme al tempo elettronico, divenuto produttore di valore fruibile all'istante poiché la velocità risucchia in centrifuga attenzione e riflessione... Per accostarci a Dante dobbiamo metterci in gara con lui: distaccarci dalle figure di questo mondo per ritrovarle nell'altro, smerigliate come per magico salto quantico. Nella Commedia, Dante spiega come abbia meglio rivissuto la propria vita mondana partendo dall'altra, un po' come quello spettatore che abbia avuto modo di assistere all'azione scenica sia dal lato del pubblico come da dietro le quinte. Concomitanza di partenza e arrivo... Il giro prospettico è da "capogiro" e lo stordimento coglie quei giovani studenti che, dalla sera alla mattina, si ritrovano in classe ad ascoltare l'insegnante che recita quasi musicalmente l'incipit fatidico: "Nel mezzo del cammin di nostra vita...".