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Siamo nel dopoguerra, un giovane maestro toscano riceve il suo primo incarico in un piccolo paese dell'entroterra ligure. Durante il viaggio i colli della toscana rotondi, lussureggianti, ricchi di grano e abbondanza, con il susseguirsi dei chilometri, lasciano il posto ad una campagna completamente diversa: il torrente al posto del fiume, l'erica e il fieno al posto del grano e i castagni al posto dei cipressi. Forre impenetrabili e boschi verdi come lo smeraldo. Case incuneate a mezza costa, terrazzamenti artificiali e stradine larghe come un carro trainato da buoi. Augusto Grossi, il maestro, dovrà abituarsi ad uno nuovo stile di vita a nuovi amici e a mille nuove esperienze vissute tra lo scorrere del torrente e il frusciare dei castagni. La guerra con i suoi strascichi, il paese con i suoi problemi, la fatica nei campi e la lotta alla fame riempiranno le giornate del maestro. Tutto il mondo ruota attorno ad una borgata di case, dimenticata dalle cartine geografiche, ma ricca di profonda umanità e sincera armonia. Un libro sulla campagna. Un dipinto straripante di colori e suoni di un mondo contadino che abbiamo vissuto, forse conosciuto, e che oggi è scomparso nella giungla di cemento delle nostre città. Un libro per i ragazzi, per quanti non hanno potuto assaporare il profumo di un frutto appena colto o l'incedere della volpe nel bosco. Un libro per la scuola capace di ripercorrere un tratto della nostra storia ormai dimenticato.