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Genova, fine luglio 1931. Le indagini sulla morte apparentemente accidentale di un informatore portano Igino Menchini, vice commissario della squadra politica genovese, sulle piste di un misterioso personaggio rientrato clandestinamente in Italia dagli Stati Uniti. Sono le ore che precedono il varo del transatlantico Rex, uno dei fiori all'occhiello del regime fascista. L'evento avrà una risonanza mondiale, la stampa è mobilitata, la famiglia reale scortata da alcuni tra i gerarchi di maggior prestigio sarà presente ai cantieri Ansaldo di Sestri Ponente. Il rischio di un sabotaggio o di un attentato è alto, gli apparati di sicurezza sono allertati, ma il misterioso uomo col Borsalino bianco si muove sfuggente come un fantasma. Menchini inizia così una personale corsa contro il tempo per stanare la sua preda. La serrata indagine lo condurrà a scoprire un complicato intrigo, al quale non sono estranei personaggi insospettabili e molto potenti. Troppo.