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Dopo una lunga parentesi in cui i dialetti sono stati messi in un angolo per indurre un intero popolo a comunicare nella stessa lingua, oggi si sta cambiando strada, nella convinzione che recuperare la lingua dei padri di un territorio sia il tramite naturale per conservare l'identità e rimanere legati alla propria storia. Il "Pontremolese urbano", forse in modo più convinto di altre parlate locali, grazie anche ad una consolidata tradizione letteraria ultracentenaria, può fare riferimento ad un bagaglio di memorie che non dovevano essere trascurate, ma recuperate con tutti i loro significati storici ed etnografici ed inserite in un progetto che dia corpo a qualcosa di concreto cui fare riferimento per tentare di ridare vita ad una lingua parlata in tutti i sensi. Quest'opera, infatti, intende porsi a supporto di quanti vorranno provare proprio a ritrovare la strada sulla quale è passata nei secoli una lunga serie di generazioni di pontremolesi, rinnovata però nelle sue possibilità di comunicazione, ovvero dando spazio anche alle parole di ieri ed ormai quasi dimenticate, per rigenerarle, affiancate da un patrimonio linguistico adattato alle esigenze di oggi, come naturale per tutte le lingue vive, la cui caratteristica principale resta quella di adeguarsi al presente.