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Un'estate incantata, al confine tra l'infanzia e la pubertà, quando ancora la curiosità non travalica i finestrini di un treno che viaggia soltanto per fermate, simboliche. Due mondi vicini per tradizioni e cultura, ma ancora fra loro incapaci di comunicare, verranno a misurarsi reciprocamente attraverso i drammi delle alluvioni, dell'emigrazione e della povertà, ma anche dei valori comuni di solidarietà e responsabilità. Il lavoro postumo della scrittrice, scoperto soltanto dopo la sua tragica scomparsa. Un grande affresco del Veneto e del Piemonte contadini del secondo dopoguerra, visto attraverso gli occhi trasognati di una bambina.