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"A sinistra il Pratomagno non è una guida e neppure un diario di viaggio o forse lo è ambedue le cose assieme. Certo nelle pagine troverete il paesaggio e le genti di una terra speciale. Racconti e visioni. Polle che sgorgano a diventar torrenti, rupi, radure e forre, calanchi e filari di vigne ed olivi. Il cammino della Setteponti con la sua lentezza e la tua fatica ti terrà compagnia. Annusare l'aria, il mutare del tempo, la terra e l'acqua sotto i piedi... e magari anche un po' sopra. Il piacere del corpo in movimento e delle persone attorno a noi. Il cammino con la sua valenza filosofica e contemplativa, col suo evocare il perseguimento di un orizzonte, il compimento di una missione. Il cammino per umanizzarci, conoscersi. Ogni passo o sentiero è occasione reciproca di consapevolezza. Incontrerete le magnificenze della boscaglia, come l'esplodere dei frutti e l'incanto delle pievi, l'armonia delle chiesette rupestri o dei tabernacoli ai bivi delle strade. Vi accorgerete d'essere in un luogo senza coordinate definibili, ma caratterizzato da una coltura secolare, che difficilmente potrebbe trovarsi in altri luoghi. Per qualche giorno occorrerà tenere ciò che accade altrove, lontano da noi. Anche per i non credenti il rapporto con la natura e con le cose dello spirito si farà conoscenza e incontro, oltre che a livello sociale e di comunità, anche sul piano mistico. Buon cammino".