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Questo libro vuole rendere omaggio non solo a una vecchia nonna, ma, se mi è concesso, a tutte le donne di ogni latitudine. Cambiano luoghi, clima, usanze e tradizioni, ma a partire da quel luogo chiamato casa, con un buon piatto, forse povero negli ingredienti ma ricco di affetti e sentimento, ci fanno sentire al centro dell'universo. Sono questi i sapori della memoria. Ancora oggi resistono in Sardegna una cucina e un'alimentazione le cui origini, a partire dal pane, si perdono nella notte dei tempi. Spesso, purtroppo (e non solo per i ritmi di vita scanditi dal terzo millennio, ma anche per un malinteso senso di modernità), giorno dopo giorno si perde il patrimonio fondante della nostra cultura e dell'identità più profonda. Una lacuna che, seppure parzialmente, si vuole colmare con la riproposizione di sapori, atmosfere e profumi del passato, attraverso una ricerca rigorosa e verificandone puntualmente ingredienti e quantità. Una ricerca arricchita dal contributo di ventisei municipalità galluresi, con l'impegno anche dei suoi sindaci, nella riscoperta delle tipicità della cucina dei propri territori. Un lavoro finale originale, un testo ricco, frutto di un impegno corale, che va dai cuochi dell'Associazione Cuochi di Gallura ai commenti nutrizionali della dott.ssa Accogli, dall'esperto d'olio di oliva ai sommeliers, ai preziosi consigli di Bruno Cleriti. Protagoniste assolute, naturalmente, le ricette, arricchite dalle splendide foto di Giuseppe Ortu.