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«Vi invito subito a non confondere il termine mimica, che sentirete ripetere spesso, con il problema del mimo. La mime è un codice che realizza spettacoli in un linguaggio puramente gestico. L'attitudine mimica (o istinto mimico) è invece una forza che possediamo di natura, che agisce anche se non vogliamo [...] ma che possiamo conoscere, dirigere e sviluppare per renderla operante nello studio dei molti, per non dire infiniti, aspetti di ciò che vogliamo creare». Regista, formatore, insegnante, Orazio Costa non ha mai scritto un libro dedicato al suo Metodo. Considerandosi allievo del Metodo lui stesso, per primo, a chi gli chiedeva di scrivere rispondeva che al massimo avrebbe potuto «comporre una poesia alquanto ben fatta». Assume perciò un grande valore Parlando del Metodo Mimico, dove il lettore, ancora una volta, potrà ascoltare l'insegnamento di Costa dalle sue stesse parole. Frutto della trascrizione di alcuni seminari e lezioni tenuti da Costa nel corso degli anni, il libro dà a chi lo legge la possibilità di entrare nel laboratorio di quello che è stato il Maestro dei più importanti attori italiani: da Nino Manfredi a Gabriele Lavia e Pierfrancesco Favino, così come Monica Vitti, Gian Maria Volonté e Luigi Lo Cascio (solo per citarne alcuni), ma anche Andrea Camilleri. Un documento originale per entrare nelle pagine di uno dei più importanti pedagoghi teatrali. A firmare la prefazione il professor Gilberto Scaramuzzo, pedagogista, Università Roma Tre.