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Cosa c'entrano i neuroni specchio, le teorie sul linguaggio, le ipotesi neurologiche sulle emozioni con il lavoro pratico degli attori? Potrebbero sembrare mondi distanti, invece neuroscienze e teatro si intrecciano fino a produrre risultati nuovi e inaspettati. "L'attore specchio" raccoglie i frutti migliori di questo connubio, proponendo un metodo innovativo di training per gli attori, che eredita la lezione dei grandi registi-pedagoghi del Novecento riformulata alla luce delle più recenti scoperte sul cervello umano. L'approccio inclusivo del libro si rispecchia anche nella struttura, che alterna parti teoriche a parti pratiche: la teoria svela con parole semplici i meccanismi alla base di azioni abituali come parlare e muoversi, mentre gli esercizi trasformano le nozioni in strumenti di lavoro. Rompere la dicotomia tra corpo e cervello: è questa la chiave del training attoriale esposto in queste pagine, che portano i lettori ad acquisire una nuova consapevolezza della propria fisicità. Utile agli insegnanti di recitazione e ai registi, il testo è pensato soprattutto per gli attori, proponendosi come strumento per creare una lingua comune che favorisca la comunicazione tra chi sta sul palco e chi sta "dietro le quinte". Prefazione di Giorgina Cantalini.