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In questo libro, pubblicato per la prima volta negli anni '90 e ora riproposto in una nuova edizione, Forlai e Bruni, contestando la tradizionale divisione (e contraddizione) tra film di genere e film d'autore, esplorano le radici narrative dei generi cinematografici. Riferendosi alle elaborazioni della scuola junghiana sul mito e i suoi eroi, si soffermano sul rapporto tra i quattro eroi archetipali (Re, Guerriero, Mago e Amante) e i generi cinematografici che ne derivano (fantastico, azione-western, detective, storia d'amore). Gli archetipi, infatti, sono figure che rappresentano l'uomo alle prese con i suoi bisogni fondamentali: l'amore, la ricerca della verità, l'ordine oppure la "difesa del proprio mondo. Secondo gli autori, ogni storia racconta il modo in cui l'uomo si confronta e tenta di dare una risposta (o sceglie di non darla) a tali bisogni fondamentali. Ogni protagonista, quindi, è riconducibile a una delle figure archetipali e questo incide sul genere della storia che si racconta.