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Il genere rosa non ha conosciuto crisi. Anzi, è in continua espansione e ha assunto le colorazioni più diverse: commedia, tragedia, thriller, fantasy, medical, romanzo di formazione, erotico, generazionale, storico... La sua forza consiste nel riproporre modelli femminili in cui le lettrici si possano facilmente identificare e nel rappresentare, grazie all'happy end garantito, una lettura gratificante e consolatoria. Critici letterari e teorici della cultura di massa si sono affannati a denigrare un'editoria considerata da sempre di "serie B" affermando che i romanzi rosa rafforzano la dipendenza della donna dall'uomo e l'accettazione di un'ideologia repressiva veicolata dalla cultura popolare. Janice Radway in questo libro mette in discussione tali teorie diffuse e mortificanti per proporre in modo provocatorio una lettura socio-psico-antropologica delle strutture narrative del genere. Afferma che la lettura del romance è il risultato dell'insoddisfazione delle donne per i ruoli tradizionali di genere e i rapporti stabiliti dal patriarcato. Tenute a prendersi cura dei figli e dei mariti senza essere quasi contraccambiate, attraverso, la lettura del romance cercano di evadere dalla routine e soprattutto di soddisfare i propri bisogni emotivi senza però trasgredire le norme stabilite.