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Adoif Wölfli, internato nel manicomio di Waldau nel 1895 come schizofrenico e criminale, nel 1907 incontrò Walter Morgenthaler, lo psichiatra che lo ebbe in cura e che, per primo, si accorse delle stupefacenti qualità artistiche di questo contadino svizzero che sembrava incapace di comunicare con il mondo. Oggi, l'opera di Wölfli viene considerata una delle principali esperienze artistiche del Novecento e alla base del movimento dell'Art brut. Pittore, illustratore, compositore e scrittore, Adolf Wölfli sfugge a semplici classificazioni e si colloca tra quei personaggi incredibili e misteriosi di cui è costellata la storia dell'arte.