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Il 28 gennaio 2012 nella chiesa di Verderio Inferiore una folla immensa dava l'ultimo saluto ad una giovane donna dagli occhi azzurri come l'acqua, dal sorriso contagioso e dalla forte personalità da combattente. Questo libro è un'autobiografia "corale", contraddizione in termini che spiega l'origine del libro: questa doveva essere l'autobiografia che Maria Rosa non è riuscita a scrivere, perché stroncata da un tumore a soli 45 anni. I tanti amici e i famigliari hanno così deciso di continuare quella storia, mettendo in comune ricordi, aneddoti, fotografie, scritti: un libro che è tutt'altro che privato. È la storia di una famiglia allegra e aperta, che ha saputo trasformare la prova di una figlia gravemente disabile, poi mancata a soli vent'anni, in fonte di vita, di speranza e di gioia per gli altri. Maria Rosa, invece di chiudersi in casa dopo la nascita della figlia Licia, ha scelto di aprire le porte, di diventare trasparente nelle emozioni e nelle scelte e di fare continue battaglie pubbliche per i diritti dei disabili, interessandosi a tutti, aiutando gli altri secondo la sua certezza incrollabile: "Volere è potere!".