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Sulla tomba del cimitero di Montmartre, dove Stendhal riposa dal 1842, l'epigrafe da lui stesso predisposta, recita "Arrigo Beyle - milanese scrisse, amò, visse". A distanza di oltre centonovant'anni dal suo memorabile Voyage dans la Brianza (agosto 1818), un volume che ricorda lo scrittore "milanese", corredato da una sua operetta sconosciuta ai più: Il forestiere d'Italia, ambientata a Desio. Il Diario contiene una serie di schizzi, accennati con mano rapida e veloce, con uno spirito a metà tra il turista e un vedutista alle prime armi. Si racconta il viaggio, all'uscita da Milano, e la sosta nei diversi paesi: Giussano, Canzo, Inverigo, Asso, Pusiano, Oggiono. Tappe fugaci, in cui avviene l'incontro con l'umanità del luogo: uomini e donne ritratti con pochi tratti indelebili.