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In questo volume, Francesco Piselli ha rielaborato e innovato nel senso di una maggiore e più ordinata concisione, il suo pregresso:" L'orologio vivente e il paradosso dell'immobile. Studio su Denis Diderot". Milano, 1974. In quest'opera emerge allo stato cristallino la genuina motivazione teoretica che aveva portato la ricerca di Piselli a eleggere come specifico terreno di ricerca il territorio del fare artistico e delle poetiche: una filosofia dell'arte, quella di Diderot, che secondo Piselli fa tutt'uno con la sua teoria della conoscenza e presuppone necessariamente una determinata presa di posizione ontologica che Piselli, dal suo angolo interpretativo, punta ad evidenziare nella sua euristica paradossalità di una immanenza capace di porre pienamente sé stessa solo con riferimento ad un modello non naturale, un modello ideale. Con un Saggio-Postfazione di Eugenio De Caro: L'arte come "tessuto di geroglifici". il Genio tra natura (sensazione) ed entusiasmo nella filosofia dell'arte di Denis Diderot.