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"Il Natale e il Presepe affascinano tutti. Anche coloro che non credono. Perché? La risposta sta nell'affermazione secondo cui Dio si è fatto veramente uomo, fino ad abbracciare altrettanto veramente la fragilità dell'infanzia. Questa affermazione, pur non condivisa da tutti sul piano del significato, diventa per tutti affascinante sul piano dei desideri più profondi che albergano nel cuore. L'incanto del Natale non passa inosservato. Anche chi non crede, sente che l'annuncio "Dio è venuto fra noi!" è perfettamente rispondente alle proprie più intime attese, perché paradossale, perché umanamente inimmaginabile. Chesterton sul Natale scrive: "Tutta la letteratura ha cantato le trasformazioni di quel semplice paradosso: che le mani che avevano fatto il sole e le stelle erano troppe piccole per accarezzare le grosse teste degli animali. E il critico scientifico sentenzia essere 'improbabile' qualche cosa che noi abbiamo quasi pazzamente esaltato come incredibile, qualche cosa che sarebbe troppo bella per essere vera, ma che è vera."