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L'esordio poetico di Tersilla Federici arriva alla sua terza edizione, un risultato di notevole spessore per un genere letterario che notoriamente fatica più di altri ad incontrare il favore dei lettori. La metrica del titolo non inganni, qui non riguarda le regole per comporre versi secondo una successione di strofe, rime, assonanze o accentazioni. In questo caso la metrica del cuore è il modo in cui viene misurato lo scandire dei giorni della nostra vita, la consapevolezza dei valori sia del nostro mondo che di quello vegetale o animale, stellare o terrestre. Lo spettro degli interessi è assai vario: anche se in tante poesie vengono evocati spazi siderali, sogni, distese oceaniche, ci sono significativi approcci anche alla realtà crudele del nostro mondo, dalla tragedia di Sarajevo alla violenza sui bambini, fino all'amara e sofferta constatazione che "sono più gli schiavi / che gli uomini liberi / al mondo". La raccolta lirica offre anche similitudini ardite, felici introspezioni, un mondo intimistico legato ai fenomeni naturali e all'amore per la propria terra.