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Una delle note leggi di Murphy asserisce che "è semplice rendere le cose complicate ma è complicato renderle semplici". Niente di più vero può essere detto anche per la chirurgia dei terzi molari. Un'estrazione per quanto semplice possa sembrare, può diventare insidiosa se viene commesso un errore in una qualsiasi fase della procedura. L'iter diagnostico-terapeutico che si basa sinteticamente su alcuni aspetti fondamentali, quali l'esecuzione di un attento esame clinico-anamnestico, la conoscenza del distretto anatomico interessato, la pianificazione e la corretta esecuzione della tecnica chirurgica, permette di affrontare con successo casi clinici più o meno complessi. La chiave del successo è saper semplificare. Infatti a fronte di un caso difficile, la regola che deriva dalla matematica cartesiana è quella di scomporre il problema in sottoproblemi più semplici. In questo modo, nessun caso è realmente complicato perché il chirurgo ha a disposizione tutti gli strumenti per l'approccio migliore e più efficace.