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Nel vasto panorama comunicativo che nel reflecting viene utilizzato per accompagnare la persona nel suo iter riflessivo, la comunicazione verbale ridotta all'essenziale in quanto finalizzata esclusivamente a sollecitare la riflessione - ha il delicato ruolo di attore non protagonista. La peculiarità di questa disciplina che bandisce la parola-farmaco, il parlare per fare domande, giudicare, criticare è, infatti, quella di ricorrere alle parole il meno possibile e di farlo in modo mirato e funzionale. Ma parlare senza dire "nulla di troppo" e saper comprendere correttamente il narrato della persona che si ha di fronte in tutte le sue sfumature, comporta per il reflector una conoscenza approfondita e globale del linguaggio verbale. Il presente volume, soffermandosi a illustrare dapprima le regole della comunicazione verbale e poi quegli elementi fonetici, semantici e morfosintattici della lingua utili nel reflecting, corredandoli di esempi pratici, si offre quale prezioso vademecum per chi accompagna la persona nel lungo e impegnativo cammino interiore alla scoperta di sé.