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"Il capolavoro di Cefaly" è un intrigante romanzo di ambiente e di costume: un viaggio tra le impervie montagne della Sila, ma anche un tuffo nelle acque cristalline dello Ionio. Il racconto si sviluppa tra presente e passato e le vicende si snodano in un percorso che ci riporta indietro nel tempo, tra fatti storici e personaggi dell'800. Vi si narra di una Calabria attraversata da briganti e avventurieri, ma anche da sparuti viaggiatori inglesi, come Arthur John Strutt, che si spingevano nel loro tour fino alla punta estrema dello Stivale. Nella storia s'intrecciano enigmi e investigazioni, come in un vero e proprio giallo, che riguardano la misteriosa scomparsa di un'opera d'arte, un dipinto del calabrese Andrea Cefaly. L'originalità delle vicende raccontate e dell'impostazione narrativa rende il lettore emotivamente partecipe di ciò che vede svolgersi sotto i suoi occhi, alla scoperta di una terra di cui si percepiscono i colori accesi, i sapori piccanti e i suoni di un linguaggio antichissimo.