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"Non poteva né doveva più contare sulle proprie energie che la tradivano in continuazione. Eppure riaffioravano continuamente le sorgenti delle sue emozioni più originarie e identitarie: l'abbraccio sfumato della condivisione della solitudine, di un sogno infinito perché sempre in atto e non bisognoso di futuro." Un anno, di Maggio in Maggio. Un'autrice, un personaggio, una sola voce. Al personaggio-Annalisa viene affidato, dall'autrice, il compito di far emergere e di mettere in ordine, dando loro forma, l'onda anomala degli incontri con i variegati aspetti della vita fisica e di quella della percezione. I temi che Annalisa affronta con un ritmo ondulato che segue l'andirivieni dell'oceano-vita sono affollati. Variano dalle esperienze comuni della quotidianità all'ampiezza non arginabile del pensiero. Annalisa comunica col lettore, al quale propone lo sforzo di un diretto coinvolgimento; lo mette alla prova chiedendogli di farsi largo tra le emozioni e di partecipare del suo sentire, dei suoi dubbi, della sua esperienza profondamente umana.