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Cassandra Caruso ha venticinque anni e un sogno: fare l'infermiera. Un giorno d'autunno come tanti, un telegramma dalla ASL della lontanissima Villavecchia cambierà la sua vita per sempre. Laura Gentile, invece, di anni ne ha quasi cinquanta e ha da molto smesso di sognare: per tutta la vita si è dedicata alla professione di medico di emergenza nella Centrale Operativa del 118 di Villavecchia e, se le soddisfazioni sono state tante, altrettante sono state le delusioni amare e i rospi da ingoiare. Due donne agli antipodi, accomunate dal desiderio di aiutare gli altri, s'incontreranno per la prima volta in una Centrale in cui vigono assurde regole non scritte, la tensione è alle stelle e un certo Responsabile di nome Virgilio Rospetti regna incontrastato... Questo romanzo è un'ode, a tratti irriverente, al testo più bello mai scritto: il Giuramento di Ippocrate. È anche uno scatto impietoso che immortala, nella stessa cornice, le luci più brillanti e le ombre più cupe della professione sanitaria d'emergenza. È una storia di vita, che dona al lettore un'infusione di coraggio e che ci ricorda, con ogni riga, che siamo noi a scegliere quali battaglie vale la pena combattere.