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Questo quaderno di cucina raccoglie ricette meticce, cioè ibride, nate da una contaminazione di culture, di ingredienti, di sapori e saperi, dove la salsiccia di Mora romagnola si unisce al cous cous, la quinoa si "infila" nella frittata, i fagioli bayo coltivati in Ecuador condiscono gli strozzapreti di Romagna. Un esempio di come ingredienti equo-solidali siano utilizzati nelle ricette della tradizione romagnola o di come ingredienti locali si ritrovino ed esaltino i piatti del mondo. Tradizione romagnola, ma non solo: quello che questo quadernetto vuole dimostrare è il valore, sia ideale che gastronomico, dell'unione fra locale e equo-solidale. Per cui se alla ricotta prodotta dall'azienda agricola il Buon Pastore di Montefiore Conca si sostituisse una ricotta romana dop o alla cicerchia di Mondaino il farro della Garfagnana igp, l'idea di fondo non cambierebbe: il concetto è infatti quello di utilizzare e far conoscere prodotti in via d'estinzione, che uniscono un ideale a gusto e genuinità. Da qui l'idea di raccogliere ricette che suggeriscano occasioni di compromesso culinario tra ciò che è locale, come la piadina e ciò che è equo-solidale, come il cous cous palestinese. Non una cucina difficile, di ricerca, elaborata e virtuosa, ma la cucina di tutti i giorni, quella che si fa quando si apre la dispensa e si improvvisa, mescolando i sapori e gli ingredienti che si hanno a disposizione.