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L'epica postmoderna che ha cambiato la narrazione televisiva. Lost è la storia avvincente di un gruppo di sopravvissuti a un disastro aereo su un'isola misteriosa. Il serial tv ha tenuto per sei anni incollati allo schermo tv o del computer milioni di fan in tutto il mondo. L'isola di Lost è il luogo del mistero e del dubbio, ma diventa anche una metafora autoreferenziale della serie nel panorama televisivo: unica, irraggiungibile, isolata. Gli spettatori si sentono tutti parte di una storia di naufraghi che, che tra mito e scienza, ha creato personaggi e racconti totalmente accostabili al pensiero postmoderno. Laddove per postmoderno si intende un modo nuovo di guardare la realtà: più complesso, mai razionalistico, sempre scettico e pronto ad essere messo in discussione. Ecco perché il "Lost moderno" non può fornire risposte, ma interrogare la serie scoprendone i retroscena socio-antropologici. Concetti come luogo, politica, gioco ed onomastica partecipano tutti di una realtà virtuale che interagisce attivamente, coinvolgendolo, con il suo pubblico.